giovedì 30 dicembre 2010
venerdì 24 dicembre 2010
martedì 19 ottobre 2010
domenica 12 settembre 2010
sabato 17 luglio 2010
venerdì 16 luglio 2010
'Scritture migranti', al via la quinta edizione
CVM - Comunità Volontari per il Mondo, assieme a LinC (Luoghi in Comune) e Scuola di Pace di Senigallia, organizza la 5° edizione di “Scritture Migranti - La nuova letteratura per comunicare una nuova idea di mondo”, che si terrà le sere del 15, 22 e 29 luglio a Senigallia, in zona Porto (via Carducci).
All’iniziativa collaborano Regione Marche, Assemblea Legislativa delle Marche, Comune di Senigallia, Mangrovie Edizioni. Di seguito il programma dell'iniziativa:
15 luglio ore 21.15 Anticorpi contro il razzismo presentazione volume “Rondini e Ronde” con Malih Mohammed e Claudelia Lemes Dias. Moderatore: Raffaele Taddeo
22 luglio ore 21.15 La famiglia: una storia collettiva Guergana Radeva e Aminata Fofana. Moderatore: Silvia De Marchi
29 luglio ore 21.15 Le seconde generazioni si raccontano Sumaya Abdelqader e Nader Ghazvinizadeh. Modera: Issi Ademi.
CVM - Comunità Volontari per il Mondo, assieme a LinC (Luoghi in Comune) e Scuola di Pace di Senigallia, organizza la 5° edizione di “Scritture Migranti - La nuova letteratura per comunicare una nuova idea di mondo”, che si terrà le sere del 15, 22 e 29 luglio a Senigallia, in zona Porto (via Carducci).
All’iniziativa collaborano Regione Marche, Assemblea Legislativa delle Marche, Comune di Senigallia, Mangrovie Edizioni. Di seguito il programma dell'iniziativa:
15 luglio ore 21.15 Anticorpi contro il razzismo presentazione volume “Rondini e Ronde” con Malih Mohammed e Claudelia Lemes Dias. Moderatore: Raffaele Taddeo
22 luglio ore 21.15 La famiglia: una storia collettiva Guergana Radeva e Aminata Fofana. Moderatore: Silvia De Marchi
29 luglio ore 21.15 Le seconde generazioni si raccontano Sumaya Abdelqader e Nader Ghazvinizadeh. Modera: Issi Ademi.
domenica 27 giugno 2010
martedì 15 giugno 2010
GRAZIE A TUTTI I VOLONTARI
L'anno scolastico si è appena concluso e noi ringraziamo tutti i volontari che ci hanno aiutato a studiare, a prepararci per l'esame, ad imparare meglio l'italiano, ma anche e soprattutto che ci hanno aiutato a crescere.... Grazie a tutti per le attività belle e interessanti che abbiamo vissuto insieme: il laboratorio teatrale con i maestri Elena e Filippo, conclusosi con una piccola recita per la festa della mamma, i lavoretti fatti per Natale, le feste con le famiglie, la partecipazione al carnevale cittadino, il corso di chitarra con il maestro Enrico, il corso di hip hop con Lorenzo e Giorgia,la festa del cacao, i corsi di italiano per le nostre mamme e i nostri fratelli, insomma tante esperienze... e non abbiamo finito... una breve pausa e saremo pronti per le attività estive, giochi, uscite, feste, ma anche compiti delle vacanze e laboratori di lingua italiana per i nuovi arrivati...
VI ASPETTIAMO!!!!!
sabato 29 maggio 2010
CACAO CULTURA E DINTORNI
CACAO CULTURA E DINTORNI
5-6 GIUGNO 2010 SENIGALLIA
Piazza del Duca dalle ore 17.00
Agorà africana, mostre d'arte, gruppi musicali, danze, mercatino e specialità cacao
l'evento è organizzato dall'ACADS (Associazione Culturale Donna Subsahariana, dalla FIDAPA e dalla Consulta del volontariato di Senigallia
Le Rondini propongono giochi etnici per tutti i bambini/ragazzi, sabato 5 giugno alle ore 18
NON MANCATE!!!
5-6 GIUGNO 2010 SENIGALLIA
Piazza del Duca dalle ore 17.00
Agorà africana, mostre d'arte, gruppi musicali, danze, mercatino e specialità cacao
l'evento è organizzato dall'ACADS (Associazione Culturale Donna Subsahariana, dalla FIDAPA e dalla Consulta del volontariato di Senigallia
Le Rondini propongono giochi etnici per tutti i bambini/ragazzi, sabato 5 giugno alle ore 18
NON MANCATE!!!
giovedì 8 aprile 2010
INCONTRO PER LE FAMIGLIE IMMIGRATE
SABATO 10 APRILE ORE 17.30 presso la parrocchia del Porto incontro per le famiglie e gli operatori delle Rondini ma aperto tutti gli interessati, con l'associazione A. GE. EXTRA di Fano, la prima associazione di genitori immigrati.
Seguirà una cena fraterna con tutti presso i locali del doposcuola in p.zza Garibaldi, 3 Senigallia
Notizie su AGE-EXTRA:
Mirdash ha 32 anni e come molti, qui a Fano (Ancona), viene dall’Albania. Un ragazzo intelligente, impiegato in una ditta di trasporti in cui si è fatto ben volere al punto che l’azienda lo ha voluto promuovere capo magazzino. Una storia come tante, di immigrati perfettamente integrati che non si accontentano più di sopravvivere e che cercano, per i propri figli - alcuni nati in Italia, altri arrivati in fasce dal paese d’origine - un futuro diverso dalla vita travagliata dei tanti stranieri che oggi stanno faticosamente tentando una corretta integrazione. Mirdash è il presidente di “A.Ge. Extra”, la prima associazione di genitori immigrati. È nata a Fano, associa finora 73 persone, di varie etnie e nazionalità, prevalentemente (35) coppie, fatta eccezione per tre che attendono ancora il ricongiungimento del nucleo familiare. Per il momento si ritrovano periodicamente nella sala messa a disposizione da un ristorante sul porto fanese, il cui titolare è uno dei soci, ma stanno riuscendo a ottenere una sede dal Comune, anche se in coabitazione con un’altra associazione. Dietro “A.Ge. Extra”, a Fano, c’è Emanuele Perini, combattivo ex presidente regionale A.Ge., che va molto fiero di questo risultato: “Ho sempre avuto tanti amici fra gli immigrati, perché sono per natura ‘esterofilo’ e da sempre sono innamorato dell’A.Ge., dei suoi progetti. Ho messo insieme queste due passioni e ho posto il problema all’ultimo Congresso nazionale, dove ho trovato immediatamente condivisione e entusiasmo”. Sostegno anche dal nuovo presidente regionale A.Ge., Alberto Di Capua, secondo cui l’esperienza fanese è un modello da seguire. Proprio agli immigrati Di Capua pensa di applicare la convenzione che sta elaborando per un abbattimento dei costi dei libri di testo, uno dei primi servizi su cui A.Ge. Extra sta lavorando per migliorare le condizioni di vita dei figli degli immigrati. L’A.Ge., in sostanza. chiede alle famiglie che non utilizzano più i libri di testo di renderli disponibili a favore delle famiglie meno abbienti. L’appello va naturalmente di pari passo con un altro appello agli uffici scolastici in modo che inducano gli insegnanti a non cambiare con eccessiva frequenza le dotazioni didattiche. “Sogno, pazienza, rispetto…” sono le parole d’ ordine e di programma per “A.Ge. E.xtra” che comincia, timidamente a muovere i primi passi: “Non abbiamo grandi pretese, spiega Mirdash, il presidente, la prima grande necessità è conoscersi meglio fra diverse etnie e nazionalità, prima ancora che con la comunità italiana. Ci troviamo bene e siamo convinti che insieme potremo fare molta strada, grazie anche all’A.Ge.”.
Riproduciamo il testo del servizio di Vincenzo Varagona, giornalista TG3 Marche, andato in onda il 2 giugno su TG3, l’indomani su Radio RAI, pubblicato su Avvenire del giorno 8 e richiesto da RAI International.
Indice documenti Vita associativa AGeStampa Anno 2008 Giugno 2008 A.Ge. Extra, a Fano la prima associazione di genitori immigrati
A.Ge. Associazione Italiana Genitori. Via Aurelia 796, 00165 Roma.
Tel. 06 66514566 , fax 06 66510452 - segreterianazionale@age.it
Seguirà una cena fraterna con tutti presso i locali del doposcuola in p.zza Garibaldi, 3 Senigallia
Notizie su AGE-EXTRA:
Mirdash ha 32 anni e come molti, qui a Fano (Ancona), viene dall’Albania. Un ragazzo intelligente, impiegato in una ditta di trasporti in cui si è fatto ben volere al punto che l’azienda lo ha voluto promuovere capo magazzino. Una storia come tante, di immigrati perfettamente integrati che non si accontentano più di sopravvivere e che cercano, per i propri figli - alcuni nati in Italia, altri arrivati in fasce dal paese d’origine - un futuro diverso dalla vita travagliata dei tanti stranieri che oggi stanno faticosamente tentando una corretta integrazione. Mirdash è il presidente di “A.Ge. Extra”, la prima associazione di genitori immigrati. È nata a Fano, associa finora 73 persone, di varie etnie e nazionalità, prevalentemente (35) coppie, fatta eccezione per tre che attendono ancora il ricongiungimento del nucleo familiare. Per il momento si ritrovano periodicamente nella sala messa a disposizione da un ristorante sul porto fanese, il cui titolare è uno dei soci, ma stanno riuscendo a ottenere una sede dal Comune, anche se in coabitazione con un’altra associazione. Dietro “A.Ge. Extra”, a Fano, c’è Emanuele Perini, combattivo ex presidente regionale A.Ge., che va molto fiero di questo risultato: “Ho sempre avuto tanti amici fra gli immigrati, perché sono per natura ‘esterofilo’ e da sempre sono innamorato dell’A.Ge., dei suoi progetti. Ho messo insieme queste due passioni e ho posto il problema all’ultimo Congresso nazionale, dove ho trovato immediatamente condivisione e entusiasmo”. Sostegno anche dal nuovo presidente regionale A.Ge., Alberto Di Capua, secondo cui l’esperienza fanese è un modello da seguire. Proprio agli immigrati Di Capua pensa di applicare la convenzione che sta elaborando per un abbattimento dei costi dei libri di testo, uno dei primi servizi su cui A.Ge. Extra sta lavorando per migliorare le condizioni di vita dei figli degli immigrati. L’A.Ge., in sostanza. chiede alle famiglie che non utilizzano più i libri di testo di renderli disponibili a favore delle famiglie meno abbienti. L’appello va naturalmente di pari passo con un altro appello agli uffici scolastici in modo che inducano gli insegnanti a non cambiare con eccessiva frequenza le dotazioni didattiche. “Sogno, pazienza, rispetto…” sono le parole d’ ordine e di programma per “A.Ge. E.xtra” che comincia, timidamente a muovere i primi passi: “Non abbiamo grandi pretese, spiega Mirdash, il presidente, la prima grande necessità è conoscersi meglio fra diverse etnie e nazionalità, prima ancora che con la comunità italiana. Ci troviamo bene e siamo convinti che insieme potremo fare molta strada, grazie anche all’A.Ge.”.
Riproduciamo il testo del servizio di Vincenzo Varagona, giornalista TG3 Marche, andato in onda il 2 giugno su TG3, l’indomani su Radio RAI, pubblicato su Avvenire del giorno 8 e richiesto da RAI International.
Indice documenti Vita associativa AGeStampa Anno 2008 Giugno 2008 A.Ge. Extra, a Fano la prima associazione di genitori immigrati
A.Ge. Associazione Italiana Genitori. Via Aurelia 796, 00165 Roma.
Tel. 06 66514566 , fax 06 66510452 - segreterianazionale@age.it
domenica 4 aprile 2010
Una Pasqua di Pace
L'ARCOBALENO DELLA PACE
La pace è come un arcobaleno che arriva dopo la tempesta,
ad illuminare tutto il mondo con i suoi colori variopinti.
Ogni colore ha un significato:
rosso come un cuore che vuol bene a tutti,
giallo come il sole che riscalda tutto il mondo,
azzurro come il mare calmo e cristallino,
verde chiaro come l'erba appena spuntata,
rosa come due braccia che ti abbracciano,
infine arancione come un fuocherello basso basso che riscalda.
Questi colori sono tutti di speranza.
Speranza che ci sia sempre la pace nel mondo.
Questa pace deve partire da noi.
di Chiara C.
LA PACE E'
La pace è:
il sorriso di un bambino,
il fiore di un prato d'inverno.
La pace è
una stella luminosa in un universo buio.
La pace è
un girotondo di gioia !!!!!!
(FEDERICO ROCCO)
sabato 3 aprile 2010
Auguri a tutti
L'UOVO ARCOBALENO
Eleonora Bellini
La mattina di Pasqua nel mio prato
un uovo arcobaleno ho trovato,
era un uovo profumato e strano
non più grande di una mano.
Quando l'ho aperto, con stupore
ho trovato sorprese d'ogni colore:
giallo il sorriso d'un cinesino,
rosso il canto di un algerino,
azzurro il sorriso di uno svedese,
verde la capriola di un portoghese,
violetta la danza di mille bambine,
indaco i suoni di mille ocarine.
E arancione rotondo e paffuto
un sole caldo di benvenuto,
un sole caldo paffuto e rotondo
uguale per tutti i bimbi del mondo.
Eleonora Bellini
La mattina di Pasqua nel mio prato
un uovo arcobaleno ho trovato,
era un uovo profumato e strano
non più grande di una mano.
Quando l'ho aperto, con stupore
ho trovato sorprese d'ogni colore:
giallo il sorriso d'un cinesino,
rosso il canto di un algerino,
azzurro il sorriso di uno svedese,
verde la capriola di un portoghese,
violetta la danza di mille bambine,
indaco i suoni di mille ocarine.
E arancione rotondo e paffuto
un sole caldo di benvenuto,
un sole caldo paffuto e rotondo
uguale per tutti i bimbi del mondo.
mercoledì 10 marzo 2010
Festa al Centro
I bambini, le famiglie e i volontari del Centro interculturale Le Rondini, l’Associazione “Il Seme”, desiderano esprimere pubblicamente un ringraziamento al Rotaract di Senigallia e alla Sezione femminile della Croce Rossa sezione di Senigallia, per la preziosa collaborazione mostrata in questi ultimi mesi.
Sabato scorso tutti insieme abbiamo vissuto un momento di festa presso i locali della parrocchia del Duomo dove si svolgono attualmente le attività delle Rondini. I giovani del Rotaract hanno offerto del materiale utilissimo per svolgere le numerose iniziative rivolte ai bambini e agli adolescenti che frequentano assiduamente il Centro: sussidi didattici per lo studio, materiale scolastico, attrezzatura per i laboratori di teatro e di musica e tanto altro… Con questo contributo possiamo continuare il nostro lavoro con i bambini di tutto il mondo, futuro della nostra società,
E le parole di Sakil lo confermano.
“Sabato abbiamo festeggiato con tutti i bambini delle rondini: mi sono divertito tanto! Devo ringraziare i giovani del Rotaract che ci hanno regalato tante cose che servono alle rondini. Ero molto contento di questi regali. Se ritornano io forse regalerò a loro qualcosa, non solo io anche gli altri bambini regaleranno qualcosa. E’ stata una bella festa”.
domenica 28 febbraio 2010
"Noi! e "Loro" PER IL 1 MARZO
NOI E LORO
noi e loro: separati da un foglio di carta,
duro e buio come la cattiveria.
noi e loro,
transennati in code incomunicanti
per accedere ai comuni incubi delle questure.
noi e loro,
lacerati da un debito plurisecolare:
loro non lo sanno calcolare,
noi non sappiamo come fare per ripagare!
noi e loro,
intimiditi da timori subliminali,
ch’a volte montano in paure e terrori.
noi e loro:
racchiusi in recinti dialettali,
con apposite, separate, pietanze e preghiere e rosari e candele.
noi e loro, distanziati:
nei cud, nei rid, nei bot e cct e nella frequenza
dei test di gravidanza.
noi e loro, divisi, sembriamo un triste fenomeno da baraccone
e ci ammaliamo di vergogna.
noi e loro, uniti e mescolati,
saremo, almeno per un giorno, una novità strabiliante.
ci sarà, tra noi e tra loro, qualcuno
che più degli altri ci prenderà gusto
e pretenderà di replicare la mescolanza unita
ogni santo giorno:
è quello che si chiama “il punto di non ritorno”.
(Paolo Buffoni - Ass. Todo Cambia)
NOI E LORO
noi e loro: separati da un foglio di carta,
duro e buio come la cattiveria.
noi e loro,
transennati in code incomunicanti
per accedere ai comuni incubi delle questure.
noi e loro,
lacerati da un debito plurisecolare:
loro non lo sanno calcolare,
noi non sappiamo come fare per ripagare!
noi e loro,
intimiditi da timori subliminali,
ch’a volte montano in paure e terrori.
noi e loro:
racchiusi in recinti dialettali,
con apposite, separate, pietanze e preghiere e rosari e candele.
noi e loro, distanziati:
nei cud, nei rid, nei bot e cct e nella frequenza
dei test di gravidanza.
noi e loro, divisi, sembriamo un triste fenomeno da baraccone
e ci ammaliamo di vergogna.
noi e loro, uniti e mescolati,
saremo, almeno per un giorno, una novità strabiliante.
ci sarà, tra noi e tra loro, qualcuno
che più degli altri ci prenderà gusto
e pretenderà di replicare la mescolanza unita
ogni santo giorno:
è quello che si chiama “il punto di non ritorno”.
(Paolo Buffoni - Ass. Todo Cambia)
sabato 27 febbraio 2010
"Ogni faccia è un miracolo. E' l'unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità.
Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso, di inatteso.
Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità."
(Tahar Ben Jelloun)
Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso, di inatteso.
Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità."
(Tahar Ben Jelloun)
domenica 21 febbraio 2010
domenica 14 febbraio 2010
Corso di italiano per le famiglie, organizzato dall’Assessorato alle Pari Opportunità e il centro interculturale le rondini.
L’idea di rivolgersi alla famiglia si è dimostrata molto interessante: un corso rivolto non solo a uomini, capifamiglia, ma anche a mogli, figlie, fratelli, insieme per raggiungere un unico scopo: quello di imparare velocemente la lingua italiana per poter diventare parte attiva in questa società.
Gli incontri si svolgono tenendo conto delle diverse disponibilità delle famiglie coinvolte. Dopo aver accompagnato i bambini al doposcuola “Le Rondini”, insieme si raggiunge il luogo del corso di italiano, o in Comune o alla scuola media Fagnani, dove le lezioni si svolgono 2 volte a settimana, lunedì e mercoledì dalle ore 15.30 alle 17.30.
Si sono formati 2 gruppi in relazione al livello di comprensione della lingua italiana e le famiglie che ne fanno parte provengono da diversi paesi: Senegal, Egitto, Nigeria, Marocco, Pakistan, Bangladesh, Tunisia, Turchia.
A metà e a fine corso sono previsti un paio di appuntamenti a carattere informativo su alcuni servizi, con visite guidate in luoghi della città .
In questo corso molte aspetti saltano all’occhio: c’è anzitutto un grande impegno e sacrificio dei partecipanti per essere sempre presenti alle lezioni e un vivo desiderio di imparare. Poi, per sfatare il pregiudizio secondo il quale gli uomini islamici “tengono” le loro mogli a casa, notiamo che non solo studiano sullo stesso libro, ma le donne che rimangono indietro copiano i compiti dei ragazzi più giovani, o viceversa, e intervengono rispondendo alle domande senza vergogna.
Un’altra bella occasione per gli educatori è quella di riuscire a vedere un mondo completamente opposto da come spesso i media ce lo propongono: è più facile difendersi da chi non conosciamo, è la nostra unica giustificazione nella complessità della vita.
Ci facciamo condizionare dai fatti di cronaca che spesso sono falsati perché si va sempre a caccia di una notizia che ci faccia vedere l’immigrato come un degenerato che si comporta con violenza nei confronti della propria moglie e dei propri figli, incapace di rispettare le regole sociali.
Siamo sempre condizionati dai luoghi comuni e, senza sforzarci troppo di conoscere la verità e di approfondire la storia, ci fissiamo in giudizi prestampati da altri.
Questo è invece un mondo fatto di diversità culturali, di tradizioni differenti, ma di una stessa e identica fisionomia: stesse paure, stessi desideri di non sentirsi soli, inutili, stesso desiderio di stare bene e di far stare bene la propria famiglia, di non far mancare nulla ai propri bambini, di divertirsi, di ridere, di scoprire abitudini diverse che potrebbero anche piacere.
Chiunque abbia voglia di comunicare, di intessere relazioni positive, che sia ebreo, musulmano o cristiano, può raccogliere la nostra sfida che è questa: sollecitare azioni positive di reciproca conoscenza e rispetto, nonostante i molteplici ostacoli che si incontrano, perché siamo convinti che questa sia l’unica strada per una vera e sana integrazione.
Gli incontri si svolgono tenendo conto delle diverse disponibilità delle famiglie coinvolte. Dopo aver accompagnato i bambini al doposcuola “Le Rondini”, insieme si raggiunge il luogo del corso di italiano, o in Comune o alla scuola media Fagnani, dove le lezioni si svolgono 2 volte a settimana, lunedì e mercoledì dalle ore 15.30 alle 17.30.
Si sono formati 2 gruppi in relazione al livello di comprensione della lingua italiana e le famiglie che ne fanno parte provengono da diversi paesi: Senegal, Egitto, Nigeria, Marocco, Pakistan, Bangladesh, Tunisia, Turchia.
A metà e a fine corso sono previsti un paio di appuntamenti a carattere informativo su alcuni servizi, con visite guidate in luoghi della città .
In questo corso molte aspetti saltano all’occhio: c’è anzitutto un grande impegno e sacrificio dei partecipanti per essere sempre presenti alle lezioni e un vivo desiderio di imparare. Poi, per sfatare il pregiudizio secondo il quale gli uomini islamici “tengono” le loro mogli a casa, notiamo che non solo studiano sullo stesso libro, ma le donne che rimangono indietro copiano i compiti dei ragazzi più giovani, o viceversa, e intervengono rispondendo alle domande senza vergogna.
Un’altra bella occasione per gli educatori è quella di riuscire a vedere un mondo completamente opposto da come spesso i media ce lo propongono: è più facile difendersi da chi non conosciamo, è la nostra unica giustificazione nella complessità della vita.
Ci facciamo condizionare dai fatti di cronaca che spesso sono falsati perché si va sempre a caccia di una notizia che ci faccia vedere l’immigrato come un degenerato che si comporta con violenza nei confronti della propria moglie e dei propri figli, incapace di rispettare le regole sociali.
Siamo sempre condizionati dai luoghi comuni e, senza sforzarci troppo di conoscere la verità e di approfondire la storia, ci fissiamo in giudizi prestampati da altri.
Questo è invece un mondo fatto di diversità culturali, di tradizioni differenti, ma di una stessa e identica fisionomia: stesse paure, stessi desideri di non sentirsi soli, inutili, stesso desiderio di stare bene e di far stare bene la propria famiglia, di non far mancare nulla ai propri bambini, di divertirsi, di ridere, di scoprire abitudini diverse che potrebbero anche piacere.
Chiunque abbia voglia di comunicare, di intessere relazioni positive, che sia ebreo, musulmano o cristiano, può raccogliere la nostra sfida che è questa: sollecitare azioni positive di reciproca conoscenza e rispetto, nonostante i molteplici ostacoli che si incontrano, perché siamo convinti che questa sia l’unica strada per una vera e sana integrazione.
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